Pubblicità

Rivista — 01.04.2019

Studenti liceali, cotti e grigliati dalla mini riforma

“Non è una riforma”. È l’affermazione che colpisce di più, riferita alla nuova griglia oraria del liceo. Eppure il significato della parola “riforma” ben si attaglia a quanto fatto con il nuovo piano settimanale degli studi liceali, in quanto è stata data una nuova forma sostanziale “con metodo non violento, rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento e di adeguamento ai tempi” (cfr. Treccani). Infatti un gruppo di studio, composto dai direttori dei licei cantonali e dal capo della SIMS, partendo dalla necessità di adeguarsi ai dettami dell’ordinanza di maturità (introduzione dell’informatica) e di rispettare la volontà del parlamento ticinese che chiedeva un approccio più facile alle materie scientifiche, ha cambiato in maniera sostanziale la griglia oraria. Non è questa una riforma?

A parere di chi scrive sì, e basta dare un’occhiata alle novità che contiene per confermarlo. Basta vedere il titolo dato alle griglie presentate nel documento messo in consultazione due mesi fa: “indirizzi non scientifici” e indirizzi scientifici”. Sin dalla prima liceo gli allievi saranno chiamati a fare una scelta. Anzi, dovranno farla già alla scuola media, in terza per la precisione, qualora all’orizzonte vedessero una prosecuzione degli studi nel settore liceale. E dovrebbero avere già molto chiare le idee sulle proprie capacità e attitudini: scientifiche o non scientifiche, o per meglio dire umanistiche? E questa scelta sarebbe determinante perché il primo anno del liceo non sarà più, come oggi, propedeutico e, dunque, tale da consentire con una certa facilità il passaggio in seconda da un currriculum all’altro.

Il che non è necessariamente un male, ma va valutato e considerato proprio per gli effetti che produce anche su un altro ordine di scuola, ossia la media. E qui sta l’inghippo. Perché non concedere un periodo di tempo adeguato per la consultazione? Due mesi, alla fine dell’anno, quando gli impegni dei docenti si moltiplicano, tra esami di maturità e ultimi test e valutazioni e consigli di classe... , non sono sufficienti. Perché intestardirsi?

Ci sono senz’altro degli aspetti positivi nella nuova griglia, ad esempio il minore impatto delle materie scientifiche su chi sceglie il percorso umanistico. Basta pensare a quegli allievi che rinunciano a studi liceali proprio per scarso interesse o modeste attitudini per questo settore della conoscenza. Ci sono percorsi universitari che potrebbero intraprendere, e con successo, anche senza sfinirsi con materie tanto lontane dal loro mondo culturale. Ma questa stessa impostazione è fortemente criticata da alcuni docenti proprio perché si traduce in un ostacolo al concetto di complementarietà delle due culture, umanistica e scientifica. Se la riforma degli anni Novanta non ha centrato l’obiettivo di realizzare una vera interdisciplinarietà, la soluzione elaborata mette in cantina questo proposito. Insomma, vista la stagione si può proprio dire ”cotti e... grigliati”.

Nunzia Conte Giacometti

Sommario

  • Editoriale
  • Nuova griglia liceo
  • Griglia, botta e risposta
  • Forum della scuola
  • Intervista
  • Monte ore
  • Sciopero

Scaricare la rivista in formato PDF