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Rivista — 01.01.2016

Tra riforme, poco entusiasmo e volontà di una nuova partecipazione

La scuola sta cambiando. Alcuni hanno addirittura recitato un requiem per un’istituzione in affanno, incalzata dai grandi mutamenti della società e dalla molteplicità e contraddittorietà delle mansioni che la sommergono e la trascinano verso una crisi innanzitutto di identità. Che cosa deve essere esattamente la scuola? Qual è la sua peculiarità? Qual è la funzione del docente che vi opera? Semplici domande, alle quali è tuttavia arduo rispondere in modo chiaro e condiviso. E se è facile additare i limiti e le inefficienze della scuola attuale, molto più arduo è immaginare quella del futuro.

In Ticino i tentativi non mancano e l’autorità dipartimentale ha avviato una stagione di riforme, da quelle globali come “La scuola che verrà” e l’applica- zione del Piano di studio della scuola dell’obbligo a interventi più settoriali come la nuova legge sulla formazione continua dei docenti e una bozza di profilo professionale, che per la verità ha suscitato unanimi critiche proprio nel corpo insegnante che non si è per nulla riconosciuto in quel documento. Quest’ultimo caso indica che le visioni proposte dagli uffici dipartimentali, nonostante le consultazioni, mantengono un carattere, per così dire, esterno. Esse suscitano differenti apprezzamenti, ma tra gli insegnanti si percepiscono pure atteggiamenti improntati a cautela, o sentimenti di sospettoso distacco e an- che di timore; l’entusiasmo... è scarso! I collegi dei docenti, le associazioni magistrali e i sindacati hanno cercato di riprendere questi progetti e di suscitare un dibattito e un confronto su queste iniziative. E proprio da questa vivacità è scaturito il progetto di un fascicolo congiunto Risveglio/Verifiche, per esprimere, pur nella diversità delle opinioni e delle prospettive, un punto di vista in- terno alla scuola che ambirebbe a tracimare oltre questa realtà per raggiungere politici, genitori e società civile.

Nella storia delle associazioni magistrali si sono registrati solo due esempi di numeri unici. Nel novembre del 1907 le riviste allora esistenti Risveglio e La Scuola avevano pubblicato “Provvede- te!”, una documentata analisi della dura condizione retributiva degli insegnanti in attesa della nuova legge sulla scuola pubblica. Nell’aprile del 2004 Risveglio e Verifiche si schierarono con il fascicolo “Le ragioni della scuola” a sostegno del referendum contro i tagli decisi nell’ambito del preventivo 2004 e contro l’aumento di un’ora di insegnamento settimanale non retribuita.

Nel lanciare questa nuova collaborazione i promotori non sono animati solo da interesse per i destini della scuola e da desiderio di partecipare alla definizione dei cambiamenti che si profilano all’orizzonte; in loro è forte anche la volontà di opporsi a tagli e risparmi che da un ventennio si abbattono sul servizio pubblico, intaccano profondamente la qualità della scuola e la professionalità degli insegnanti e sono sintomo di una preoccupante sottovalutazione dell’importanza della cultura e della formazione; dell’educazione, insomma. L’ennesima, ma non ultima misura, grossolanamente compensata con un giorno di vacanza, ha suscitato un’ondata di indignazione tra gli insegnanti, che rispedendo al mittente il contentino, hanno dichiarato la loro intenzione di tenere aperte le sedi scolastiche il prossimo 23 marzo. Un gesto esemplare, in favore della scuola. Anche di questo episodio il fascicolo unico vuole essere testimonianza e cassa di risonanza.

Le redazioni di Risveglio e di Verifiche


Sommario

  • Ruspe in azione nel cantiere della scuola
  • Sfide e rischi della “scuola che verrà”
  • Dal Canada al Ticino
  • Nella Svizzera tedesca critiche al nuovo Piano di studi
  • I nodi della riforma
  • La riforma richiede risorse
  • La riforma vista dai maestri della Scuola dell’infanzia
  • Nella scuola ci sarà posto per la bellezza?
  • L’autonomia degli istituti
  • Fare il docente? No... grazie!
  • Frammenti di vita nelle scuole del Ticino
  • 1976: l’anno della grande riforma
  • Una vita non basta... 
  • Quei primi passi nella scuola media
  • Vivace dibattito sul futuro della scuola
  • Il tempo dell’immediatezza: croce e delizia
  • Nativi digitali e crisi della comunicazione
  • La scuola non va in vacanza
  • Elogio della cultura umanistica

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